You are currently viewing Come fare marketing e campagne di lead generation nel rispetto del GDPR?

Come fare marketing e campagne di lead generation nel rispetto del GDPR?

Cos’è la lead generation?

La lead generation, letteralmente “la generazione di contatti”, è un insieme di attività di marketing che consente l’individuazione di una lista di soggetti che potrebbero essere interessati a un determinato servizio e/o prodotto.

La lead generation ha lo scopo quindi di creare un insieme di contatti, attraverso la messa in atto di alcune strategie come annunci, promozioni, offerte dedicate ecc., affinché l’azienda possa creare un contatto/legame con loro fino, eventualmente, a trasformarli in clienti.

Ma come si fa a essere certi che l’acquisizione della clientela non si trasformi in una minaccia per l’attività? La risposta è prestare attenzione al Regolamento europeo sulla protezione dei dati. 

Come fare campagne di lead generation rispettando il GDPR?

Come anticipato sopra, la lead generation è un insieme di azioni di marketing quindi è pienamente soggetta al GDPR. 

Il primo passo per stare a norma è quello di acquisire SEMPRE il consenso, il quale nel caso di specie rappresenta la base giuridica quindi in assenza di esso il trattamento risulta illecito.

Per saperne di più sul consenso consulta Quando è obbligatorio il consenso al trattamento dei dati GDPR.

Ma è sufficiente il consenso? La risposta è ovviamente negativa. L’impresa deve garantire il rispetto dei diritti del consumatore attraverso un corretto utilizzo dei suoi dati. Per fare ciò il Titolare del trattamento deve assicurarsi di impartire adeguata formazione alle persone presenti nella sua azienda e di definire accuratamente i ruoli e le responsabilità.

Prima che i dati vengano raccolti, il Titolare del trattamento, deve fornire all’interessato l’informativa e dargli la possibilità di rifiutare in qualsiasi momento futuri contatti commerciali.

Se invece l’interessato è già cliente dell’azienda ma non ha fornito il consenso marketing, si possono inviare comunicazioni commerciali con i c.d. soft-spam ai sensi dell’art. 130 comma 4 del Codice Privacy a condizione che: 

  • le comunicazioni vengano inviate via email;
  • il cliente non abbia espressamente rifiutato tale uso;
  • le comunicazioni riguardino prodotti/servizi analoghi a quelli già acquistati dal cliente;
  • il cliente possa in qualsiasi momento esercitare il diritto di opposizione a tale uso.

È doveroso precisare che nel caso del soft-spam la base giuridica del trattamento è il legittimo interesse del Titolare del trattamento ma ATTENZIONE, il legittimo interesse è soggetto a bilanciamento di interessi da parte dello stesso Titolare del trattamento e non deve mai essere preminente rispetto ai diritti e agli interessi giuridicamente tutelati dell’interessato. Nel caso la valutazione abbia esito positivo e quindi il Titolare del trattamento decida di raccogliere e trattare i dati in base al legittimo interesse, quest’ultimo deve essere debitamente specificato nell’informativa.

Conclusioni

Fare campagne di lead generation nel contesto attuale potrebbe sembrare faticoso e dispendioso ma la buona notizia è che questo è solo un mito. Viviamo in un mondo sempre più digitale quindi ci troviamo spesso sia dal lato del Titolare del trattamento che dal lato dell’interessato ed ecco perché dobbiamo pensare alla privacy seguendo tutti e due i binari. Un professionista nel campo digitale sicuramente acquisterà o navigherà solo su siti che dimostrano trasparenza e cura dei suoi dati personali e pian piano questa tendenza si estenderà anche a coloro che non hanno nulla a che fare con il digitale, emarginando tutte le aziende che invece non dimostrano di aver cura dei loro dati.

Quindi perché aspettare di essere un emarginato? Devi solo cambiare punto di vista e offrire ai tuoi clienti quello che tu vorresti che offrissero a te, quindi sicurezza, trasparenza e disponibilità. La privacy potrebbe essere la tua carta vincente per fidelizzare i tuoi clienti! 

Veronica Mandrila

Consulente privacy e tecnico dei sistemi informativi aziendali. Libera professionista dal 2015. Segue i percorsi di formazione e le fasi di assessment dei dati presso le aziende.